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giovedì 19 giugno 2008

Back from Mantova


Siamo appena tornati da Mantova, dopo una giornata passata tra le bellezze lasciateci dalla facoltosa famiglia Gonzaga (gente che si è fatta da sola) e le casciotte che ci eravamo portati da casa (chiedete pure a lorè). Il bilancio della giornata è decisamente positivo: Mantova è decisamente più bella di quanto mia aspettassi, la compagnia è stata delle migliori, e Ramona Quattrini, dopo essere stata conquistata nel corso della giornata dal nostro savoir fair (ma anche dal vino e dalla mortazza...) ha promesso di replicare con un nuovo viaggio a settembre/ottobre. Comunque, il post che da qualche giorno avevo intenzione di scrivere è un altro. Il mio amore per la lettura di romanzi/racconti scritti da gente tipo Palahniuk, Sedaris, Evangelisti..., è noto a qualcuno di voi. Beh, dopo tanti strani libri di gente come questa, mi sento di consigliarvi un libro diverso, che ho letto in questi giorni. Trattasi di Storie di uno scemo di guerra, di Ascanio Celestini. Il buon Ascanio lo seguo da un pò, anche se è la prima volta che compro un suo libro; si è trattato di amore a prima vista comunque, era da tanto che non mi "emozionavo" così davanti a 140 pagine stampati con il consueto stile da Einaudi. Un libro che non può non piacere, proprio bello. E pensate che sono riuscito a raccontarne qualche pezzetto, destando un certo interesse, a due persone allergiche alla lettura come Enzo e Paolo... Ok, non è che voglio star qui a fare il critico letterario. Comunque, accetterò volentieri consigli in materia letteraria in cambio di questo... Buonanotte cari