Too Cool for Internet Explorer

lunedì 25 gennaio 2010

CHI NON SCIA IN COMPAGNIA....STOP!

- MESSAGGIO A BLOG UNIFICATI -

Qualche tempo fa avevamo lanciato l'idea dell'architour: difficoltà personali, impegni improrogabili, malanni di stagione e molto altro ci hanno costretto a riporre in naftalina quel progetto. Ma noi della VVBW+ELIO Tours non siamo gente che si arrendono facilmente! E al grido di "se nevica in tutta Europa tranne che a casa nostra, allora noi la neve ce la andiamo a pigliare!" la V+E Tours è orgogliosa di presentare il prossimo viaggio-vacanza-studio-relax: 7 giorni sulle piste della Val di Fassa (presumibilmente Campitello o Canazei) allietati da sciate en plain air quando la luce del giorno splende sulla nostra parte di globo terracqueo e da bevute di punch e irish coffee quando invece le tenebre rendono oscure le piste da sci. (Anzi, il mio collega mi fa notare che non c'è nulla a impedirci di bere punch anche durante il giorno, mentre sciare di notte è assolutamente proibito).
Le settimana in questione è la seguente: 27 FEBBRAIO - 6 MARZO; la quota di partecipazione oscillerà tra i 100 e i 150 euri per l'affitto dell'appartamento, a seconda del numero dei partecipanti e della velocità con cui procederemo alla prenotazione.
La direzione ha deciso di comprendere nel pacchetto un ameno diversivo: se ci dovessero essere giornate di maltempo tali da non consentire lo svacco sulle pendici innevate, i partecipanti potranno divertirsi nel cosiddetto "lancio dello sci nel deretano", in cui l'obiettivo di tutti sarà centrare dalla distanza di 5 metri il buchino della infelicità dell'incolpevole Romualdo dé li Idranti, con gli sci che giacciono inutilizzati nei depositi di mezza Canazei, fino a esaurimento scorte.
Ci sembra che gli ingredienti per un viaggio divertente ci siano tutti; ovviamente nel rispetto della democrazia partecipativa (concetto che sposiamo in pieno sia come strumento di progettazione condivisa che come scusa da usare quando sorpresi in orge con più di 4 minorenni) la VVBW+ELIO Tours accetterà consigli da parte di tutti.
ACCORRETE NUMEROSI, PIU' SAREMO MAGGIORE SARA' LA POSSIBILITA' DI USCIRE VITTORIOSI DA EVENTUALI RISSE IN CUI VERREMO COINVOLTI.
P.S. Le prime quattro adesioni sono le seguenti: Gladio, Fede, Cuccureddu, Lady Gaga Germanotta.
A presto.

martedì 15 dicembre 2009

Quasi di ritorno...

Negli ultimi il tempo qua a Valencia sembra ricordarci che stiamo per tornare in Italia: freddo e pioggia sono stai il leit motif delle ultime giornate. Noi per non farci mancare niente abbiamo risposto come si deve alle intemperie: non facendo praticamente una cippa. Ci stiamo dedicando allo shopping e agli ultimi giorni di cazzeggio anima e corpo. Da non sottovalutare poi le incursioni nella cucina spagnola: uno dei nostri obiettivi è dimostrare non solo che la cucina italiana sia nettamente superiore ma anche che un italiano che cucina una ricetta tipica spagnola la fa meglio degli spagnoli stessi. E' così che l'altro giorno armati di pazienza ci siamo dedicati alla cucina della paella tipica valenciana: enzo ha vestito i panni dello chef, io i panni dell'aiutante e il risultato....beh, il risultato guardatelo voi stessi:


Tutto molto bello, soprattutto molto molto buono. Una magnata da ricordare. Che ne dite se la classica cena natalizia ve la cuciniamo noi a base di paella??? So che saremo un pò sparsi qua e là come è ovvio che sia, ma se troviamo una data che va bene a tutti ve la facciamo provare........
'hta logo!

mercoledì 9 dicembre 2009

Cosa resterà....?

Tra una cerveza e l'altra siamo quasi arrivati alla fine del soggiorno spagnolo. Sembra incredibile, ma più o meno tra 10 giorni saremo di nuovo in patria. Tutti i sentimenti della sfera leopardiana, dalla caducità della vita al ricordo per il borgo natìo si manifestano dal momento esatto in cui ci svegliamo a quando si torna a dormire (non so se per colpa della suddetta cerveza). Comunque, risparmiando eccesive sparate retoriche diciamo semplicemente che è quasi tempo di bilanci.
Bisogna dire che da questo punto di vista non siamo totalmente sicuri di quello che la calda espana (anche oggi siamo sui 18-20 gradi) ci lascerà in dote. Ciò che abbiamo fatto in questi (quasi) 3 mesi può essere riassunto facilmente in due grandi categorie: ci siamo occupati in primis di architettura, sia come turisti che come studenti che stanno preparando la tesi. Abbiamo vissuto la città sopratuttutto da questo punto di vista, girando il più possibile in un ambiente simile ma allo stesso tempo diverso dal nostro. Abbiamo collaborato con un paio di professori della scuola tecnica superiore di archiettura di Valencia, potendo apprezzare un approccio alla progettazione totalmente diverso da quello a cui eravamo abituati; abbiamo portato a casa parecchi libri dalla fantastica biblioteca del politecnico, principalmente per atteggiarci e fare i fighi con chi ci veniva a trovare. Abbiamo fatto cose da saputelli tipo queste insomma...

In secondo luogo ci siamo dedicati allo svacco e alla vita notturna, come era ovvio che fosse. Senza esagerare, questo va detto. Però non ci siamo fatti neanche mancare niente, alternando serate impegnate, tipo i lunedì sera di jam sessions al Black Note, a quelle più prettamente da giovincelli tipo i sabati sera a calle polo y peyrolon dove praticamente ti tirano cervezas y copas...Abbiamo girato a sufficienza tutte le zone famose per la vita notturna qui in città accumulando una mole discretamente impressionante di flyers forniti gentilmente dai pr agli angoli delle strade più trafficate.

Non lo so....credo che volendo capire quali sono le cose che ci resteranno addosso dovremo scavare in questi due grandi contenitori. Soltanto di una cosa siamo sicuri, già oggi: una cosa che ci resterà sicuramente addosso (e che si vede pure)........è la panza che ci è venuta a forza de birra. Le nostre future riflessioni le potremo fare al calduccio, protetti dal tenero e caloroso strato adiposo che ci portiamo appresso. Ora vi salutiamo, abbiamo ancora una decina di giorni per far diventare questi due plaid spelacchiati che ci portiamo in grembo due voluminose trapunte imbottite.

Un abrazo...

lunedì 30 novembre 2009

Scusate cari

Da pochi giorni se ne sono andati i nostri colleghi dell'Elio Group e la mia amatissima metà. Sono stati giorni intensi e ricchi di soddisfazioni; su tutte io mi sento di citare il momento di inestimabile e grottesca comicità regalataci dal genio Paccaloni durante un approccio con una ragazza:"Ah...sei italiana?" "Beh, si....sono di L'Aquila" "Ah, di l'Aquila!....FELICE CHE SEI ANCORA VIVA!"
Grande Pacca. Numero uno...
Ci sono tante cose da raccontare che non mi va di cominciare per niente. Scusatemi ma in questi giorni ci sono in visita due caballeros italiani speciali, e non ho molto tempo per scrivere, visto che quando non sono in giro con loro lavoro alacremente con lorè per questa cazzo di tesi, che se facciamo una cosa che va bene a Cerdà poi non va bene a Monda e viceversa.
Comunque grazie a tutti per la visita, e....tanto sono cose che con tutti ci siamo detti di persona. Per il resto un abbraccio a tutti e ci sentiamo presto.
Baci

sabato 14 novembre 2009

Cabanyalcabanyalcabanyal



Che dite, procede?? Presenteremo il concept in anteprima a tre ing. arch. che stanno arrivando. per qualche giorno ci avvaloreremo della qualificata consulenza di un associato al vvbw, e di due fervide menti dei nostri collaboratori e amici dell'elio.....il cabanyal diventerà un posto molto figo!


lunedì 9 novembre 2009

Io spacco la legna...

Questa notte, mentre dormivamo placidamente nei nostri letti, cullati dal rumore del vento che accarezzava la città di Valencia, qualche grandissima testa di cazzo approfittava dell'oscurità e del meritato riposo di chi lavora sul serio per fregare impunemente i nostri due bolidi. Vi risparmio la tristezza che ci ha colto nell'arrivare stamane sul luogo del fattaccio: le nostre due ruote non c'erano più, e non c'era traccia neanche dei catenacci che ci illudevano di proteggerle. Proteggere sta minchia, altroché.
La tristezza per l'irreparabile perdita è piuttosto velocemente mutata in rabbia; ora come ora ci sentiamo un pò come il vecchio Adriano nel bisbetico domato, nella sequenza cult in cui spacca la legna. Ok, lui la spacca per un altro motivo, però la necessità di sfogare una pulsione animale, anche se di diversa natura ed origine, attualmente ce l'abbiamo pure noi...



venerdì 6 novembre 2009

La cucaracha


Come premessa al post vorrei scusarmi con il nostro pubblico per la nostra prolungata assenza dal blog e per la saltuaria presenza nei vari social network. Il motivo è duplice e semplice: abbiamo iniziato a lavorare un pò più seriamente alla tesi e soprattutto abbiamo ricevuto visite (Rossella e mia cugina Lara con il suo boyfrend Lorenzo - grazie per averci fatto riassaporare l'Italia e tutto ciò che abbiamo momentaneamente lasciato nel nostro bel paese!!).
So che è in corso una disputa riguardo all'ostello da prenotare, spero di essere presto reperibile in contemporanea con tutti voi; le mie preferenze restano quelle che vi avevo indicato nella mail: fregatevene di prenotare vicino a casa nostra e prendete l'ostello in centro, è molto meglio dal punto di vista logistico-turistico-cervezistico. Poi...fate voi, per noi l'importante è che sbarcate in terra spagnola con animo guerriero, il resto verrà da sé.
Ok, terminata la premessa, parliamo del tema di oggi. Qualche giorno fa, mentre Enzo era all'aeroporto a prendere Rossella, sono sceso alla città della scienza per osservare con occhio un pò più critico le varie amenità che Calatrava ha prodotto lungo il Turia. Dico subito che il parco lungo la zona in questione è muy guapo, molto bello, però gli edifici del buon vecchio Santiago non mi sconquiferrano granché. Ovvio che nella mia carriera non produrrò mai niente di lontanamente paragonabile, però mi riservo il diritto di affermare a beneficio dei miei 6-7 lettori che i ciaffi bianchi che disegna lui non mi danno troppa soddisfazione. Sembrano dire: "guardacomestoinpiedicoglione èinutilecheciprovidasolotantononcelafaraimai" e nulla più.
Mi sono concentrato in particolare sul palazzo delle arti, il reina sofia, quello che tra i tanti mi convince di più.

Nonostante ci abbia girato intorno per parecchio tempo non sono riuscito a inquadrarlo in maniera completa. Non lo so, sarà stata la rivelazione che a edificio ultimato il caro vecchio Santiago ha dovuto mettere una fiecca (concedetemi la licenza poetica) per tenere su la copertura... ma non riuscivo a trovare sensazioni positive fino in fondo. La fiecca per la cronaca è questa che si vede in primissimo piano nella fotografia.
Ad aumentare la mia confusione ci si è messo quel dannato ipod che mi porto appresso nelle mie peregrinazioni (a proposito, devo fare al più presto un post su questo argomento). L'opzione "selezione casuale" non regala il massimo della continuità nell'ascolto dei brani, per cui mentre giravo in lungo e in largo intorno all'edificio avrò ascoltato più o meno 7-8 genere differenti di musica. Da De André ai Kaiser Chiefs, dagli Afterhours a Norah Jones, da Ben Harper ai Bluvertigo e non mi ricordo cos'altro. Il fatto che mi ha molto colpito è che nessuno dei generi, dei ritmi, dei testi che ascoltavo mi sembrava appropriato o quantomeno in sintonia tra ciò che i miei occhi vedevano in quei minuti. Non c'era empatia, per niente. Ed è strano perché questo giochino si potrebbe fare con molti edifici che ci piacciono, provateci, ottenendo buoni risultati secondo me.
La cosa però non è finita lì, perché tornato a casa mi sono spremuto le meningi fino ad ottenere una risposta alla domanda che da qualche ora mi tormentava: quale canzone, quale melodia, quale testo si adatta alla visione di quell'architettura di Calatrava?? La versione sinfonica del pezzo in questione forse potrebbe spiazzarvi, però secondo me calza a pennello. Poi quando tra un paio di settimane sarete qui mi direte in prima persona...Enjoy:

P.S. La cucaracha = lo scarafaggio, il bacarozzo.
A presto chicos.